Biofera di colori

bioferacanzoColori sgargianti, un’ambientazione suggestiva – il parco di Villa Meda – , animazione e tanto buonumore: anche quest’anno, la “ricetta” della Biofera di Canzo ha confermato la sua popolarità. Sabato 7 e domenica 8 settembre si è tenuta la ventiseiesima edizione della fiera, lanciata nel 1987 dalla canzese Cumpagnia di nost, già promotrice di iniziative culturali legate alla tradizione ed al territorio locali. Molte e talora bizzarre le suggestioni  new age, scarsa l’attenzione al tema della Pace anche nel giorno della mobilitazione planetaria contro la guerra in Siria. Guarda la galleria delle foto di Alida Franchi.

Gli espositori partecipanti alla Biofera  provengono però da tutto il territorio nazionale per offrire ogni tipo di prodotto – dal miele al sapone, dalla bigiotteria ai vini – sempre nel rispetto dell’ambiente e della salute del consumatore.

Ogni anno, la varietà dimostra di essere una carta vincente della Biofera, alla quale, il secondo weekend di settembre da ventisei anni a questa parte, accorrono mediamente diecimila visitatori di tutte le età, in arrivo da tutta la provincia di Como e dalle aree limitrofe. Anche quest’anno, l’affluenza è stata nutrita: parecchi aficionados della fiera canzese, ma anche numerosi neofiti che, venuti a conoscenza di essa per passaparola o attraverso i social network, sono accorsi a curiosare tra le bancarelle di una delle fiere all’aperto più note ed apprezzate del comasco, nonché uno degli appuntamenti più importanti in Italia per quanto riguarda il commercio ecosostenibile.
Certamente, comunque, sarebbe errato e riduttivo ridurre la Biofera ad un’occasione di compravendita di prodotti agricoli ed artigianali: il parco e le sale di Villa Meda hanno ospitato, tra l’altro, esposizioni fotografiche ed iconografiche (quest’anno, il programma prevedeva una mostra dedicata alla sacralità delle montagne, un’altra sullo Spirito della natura nei quattro elementi e il progetto Sul mur e in di busch ad opera dei fotografi Davide Franchini e Nicola Vicini ) e svariate occasioni d’incontro con professionisti (terapisti, architetti, esperti nel campo alimentare) sui vari aspetti di uno stile di vita ecocompatibile: presso il Palazzetto dello sport di Canzo – , il dott. Piero Mozzi, naturopata, ha presentato sabato pomeriggio il secondo libro di ricette della dieta da lui stesso ideata.

Per tradizione, spettacoli, laboratori, animazione artistica e sportiva contribuiscono a rendere il “villaggio” della Biofera un ambiente giocoso ed allegro, attirando ogni anno centinaia di famiglie con bambini a Villa Meda. Contribuiscono all’intrattenimento artisti (professionisti o amatori) e non: da ricordare il percorso interattivo allestito dai Vigili del Fuoco di Canzo e le installazioni dell’associazione Salus arboris di Erba, che hanno permesso a molti giovanissimi arrampicatori di mettere alla prova le proprie abilità.
Tra giocoleria, teatro, pittura e musica, quest’anno come sempre, è stato impossibile annoiarsi, così come sarebbe stato difficile resistere alle tentazioni enogastronomiche a disposizione dei golosi e degli affamati per squisiti spuntini e degustazioni di prodotti biologici, o al fascino esercitato dall’artigianato sugli amanti dell’eco-shopping.
Ha colpito positivamente la continua e vivace interazione tra i partecipanti all’evento, fossero essi espositori, visitatori od organizzatori: sicuramente, la Biofera costituisce un’importante occasione di contatto, informazione e scambio, inteso in senso lato. Il rapporto tra venditori ed acquirenti è aperto, familiare, amichevole e non si esaurisce nella transazione commerciale: dal perimetro di Villa Meda si esce con qualche conoscenza in più.

Il cielo grigio non ha scoraggiato gli ingressi nel pomeriggio di domenica, almeno fino a che non si è scatenata una pioggia battente che ha diradato la folla durante le ultime ore della fiera. Di sicuro, comunque, il maltempo non ha scalfito minimamente l’atmosfera variopinta e allegra di un’ormai affermata ed amatissima tradizione della provincia di Como. [Alida Franchi, ecoinformazioni]

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